• Angelita ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 27/4/2010

    Ciao Marino,
    in attesa (come sai) di leggere un tuo documento, che riassume la tua iniziativa, mi è venuto in mente che l’Unione europea interviene concedendo aiuti a favore di organismi pubblici e privati (università, imprese, gruppi d’interesse, O.N.G. e individui in certi casi) per realizzare progetti o attività connesse alle politiche dell’Unione europea stessa. La maggior parte dei finanziamenti concessi non sono versati direttamente dalla Commissione europea, ma sono gestiti attraverso le amministrazioni nazionali e/o regionali degli Stati membri. È il caso degli aiuto concessi nell’ambito della politica regionale dell’Unione europea, come ad esempio avviene per il regolamento (CE) n. 800/2008 che definisce i criteri di valutazione della compatibilità degli Aiuti di Stato a favore dei lavoratori svantaggiati e disabili. Tali aiuti devono determinare innanzitutto un cambiamento di comportamento da parte del beneficiario degli aiuti e per le imprese un incremento netto del numero dei dipendenti svantaggiati e disabili.
    Le sovvenzioni coprono ambiti di intervento molto differenti (la ricerca, l’educazione, la sanità, la protezione dell’ambiente, l’aiuto umanitario, ecc.). Ci sono poi anche aiuti concessi direttamente dalla Commissione sono programmati nel tempo.
    Entro il 31 marzo di ogni anno, i Servizi e Direzioni generali della Commissione europea responsabili dei programmi di aiuto pubblicano sul loro sito internet il programma di lavoro annuale. Di seguito, i servizi della Commissione emettono dei bandi, pubblicati sul loro sito internet, ma che possono anche essere pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Mi chiedevo se avessi approfondito eventualmente anche questo canale.
    A presto
    Angelita

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 27/4/2010

    Bene Fabio, a questo punto siete in team… piacere di averti qui

  • fabio ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 27/4/2010

    Ciao a tutti, mi presento, sono Fabio Valenti, vivo a Milano, sono il papà di un bambino autistico di sette anni. Sono a conoscenza della sua malattia dal 2006.
    Mio figlio pur avendo una disabilita al 100 %, in questo momento ha un solo trattamento alla settimana da 45 minuti di logopedia dato dall’Asl.
    In Lombardia (come del resto in tutta Italia) mio figlio ha diritto soltanto al 50% delle ore in suo diritto con un insegnante di sostegno (vige il rapporto un insegnante di sostegno ogni due bambini disabili al 100%).
    Il futuro si presenta ancora a tinte più fosche, dopo la scuola dell’obbligo difficilmente avrà possibilità ad accedere a scuole dove poter continuare autonomamente gli studi o avere la possibilità di inserirsi senza bisogno di aiuto nel mondo del lavoro.
    Ad oggi strutture che permettono un aiuto agli autistici sono poche e isolate.
    Per questo insieme a Marino, abbiamo pensato a creare una struttura dove poter aiutare queste persone a seguire un percorso che permetta a loro di avere una vita più soddisfacente ed inserita nel mondo del lavoro, per permettere così il passaggio, che noi auspichiamo, da disabili assistiti a cittadini.

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 26/4/2010

    Marino, scusami…

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 26/4/2010

    Un mio caro amico, che ha un figlio autistico, collabora con un’associazione di genitori a livello nazionale, se non sbaglio. Forse posso metterti in contatto con lui, Nicola.

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 21/4/2010

    Dunque Marino, l’anno di lavoro per avviare una attività come questa ci vuole tutto a meno che non decidiate di fare i salti mortali e occuparvi solo di questo.

    Come ti ha suggerito Marco, un documento di progetto ti serve a mettere in ordine le idee, comunicare quello che vuoi fare, fare il punto ogni tanto e correggere il tiro durante il cammino.

    Scrivere un progetto, per noi qui, è un percorso di autoconsapevolezza.

    Sono contento che una prima rete di alleanze ci sia. Potrebbe essere positiva l’opportunità di fare qualche piccolo esperimento per capire se la modalità che hai in mente funziona. Qualcuno potrebbe essere anche interessato a finanziare o sponsorizzare una ricerca come questa…

  • Marco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 20/4/2010

    …Marino…tu e i kublaiani avete messo sul tavolo già tanti dati e tante idee…
    Comincia ad essere complicato seguirvi tra i post…io ti consiglierei di cominciare a scrivere un piccolo documento…contesto, sintesi del bisogno, obiettivi, ecc.ecc…aiuterà te a raccogliere le idee e i kublaiani a darti le loro impressioni…te lo dico per esperienza….in 6 su kublai le mie idee sono state arricchite, modificate, migliorate….ma il documento di sintesi è fondamentale …

  • Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 20/4/2010

    A domanda rispondo:
    La mia esperienza personale è scarsa poichè ho avuto a che fare con persone autistiche solo quando ho svolto il servizio civile anni fa. Nessuna di loro si poteva definire ad alto funzionamento, però.
    Quando vi ho conosciuto (per una piacevole casualità in una giornata irripetibile a falacosagiusta) ero scettico sull’ applicabilità di questa idea che avevamo da parecchio tempo. Mi è sempre sembrata una bella idea ma anche una enorme montagna da scalare.
    Ora dopo l’ accoglienza kublaiana più ne parliamo e più invece la nebbia si dirada. Siamo sempre in valpadana, ma con tanti amici di fianco -soprattutto competenti e molto disponibili a quanto pare- per cui la situazione è decisamente migliorata.
    Bando alle poetiche e passerei a presentarvi un amico Fabio Valenti pregandolo di autopresentarsi (coraggio!) con un messaggio (post non capisce che vuol dire, dice che è latino….) essendo coaudiatore del progetto.
    Intanto cercherò di chiarire meglio le alleanze di cui parlava Nicola. Per raccogliere materiale oltre alle esperienze personali abbiamo già collegamenti con le strutture – che però dovremmo ampliare -che seguono i bambini a livello scolastico. (c’è Fabula Onlus a Milano e l’ Anffas di Crema al momento)
    A questo punto possiamo anche organizzare anche una corrispondenza o come meglio viene con samantha (anche se siamo in stato embrionale ancora!)

    Sui conti: vero problema della questione (!) su quale direzione puntare, non avendo ne un luogo di nostra proprietà, non avendo una conoscenza specifica (non siamo educatori), l’unica cosa che possiamo fornire (ora) è un’ idea relativa al lavoro artigianale. Un artigiano disponibile -più o meno gratuitamente- a fare un periodo di insegnamento lo avremmo già trovato.Avrei anche altre idee ma la rotazione soprattutto inizialmente è sconsigliata quindi accantoniamo per il momento altri prestatori di lavoro e focalizziamoci su uno solo. La cosa va coordinata adesso con un responsabile sanitario, invero già individuato.
    Il progetto esposto inizialmente sarebbe come dovrebbe funzionare una volta a regime, ma a questo punto io proporrei di iniziarlo con un periodo di start-up a metà vale a dire relativo solo al discorso del processo creativo con l’ artigiano.
    Così l’ abbattimento dei costi è assicurato e forse parametrandolo ad un periodo
    (3-4-6 mesi? ) potremmo già sapere se si potrà sviluppare in meglio o magari prendere altre direzioni. Colgo così anche il prezioso suggerimento di Marco (grazie!) controlleremo anche quello che mi hai suggerito.
    Resta fermo il punto che Il motivo per cui andrebbe fatto nel modo che ho esposto inizialmente sarebbe proprio ad hoc per costruire quel clima con i ragazzi ed adulti autistici. Qui mi riallaccio a una domanda fattami in precedenza: mancando di visibile affettività in qualche caso e di messaggi comunicativi che noi consideriamo standard l’ autistico deve essere inserito in un ambiente creato appositamente.

    Entrate: Per questo periodo di start-up mi limiterei a gestire le segnalazioni dell’ Anffas ma non escluderei di contattare e sensibilizzare nel mentre altri genitori. Inoltre con queste feste o vendita di oggetti entrerà ancora altro.Sensibilizzazione verso donazioni di privati, qui rientra pesantemente in gioco la Comunicazione, ma l’ avrei fatta entrare in un secondo tempo quando abbiamo qualcosa di più consistente tra le mani.
    Però colgo il suggerimento di Nicola ed arriverà un logo a breve….
    Ovviamente ci metteremo in comunicazione con ANGSA e mi interessa moltissimo sapere come potremmo relazionarci con Asl e Regione. grazie Angelita sei preziosissima claro que si accetto ogni tuo supporto!!

    Domanda: dal momento che ci siamo divisi competenze tra 1. artigiano su cui è fondato il lavoro vero e proprio 2. genitore che ha collegamenti con strutture etc etc 3. io che tiro le fila e appoggio qua e là in seguito forse uscirà 4. qualche altro volontario ….l’ anno a cui faceva riferimento Nicola ce lo possiamo dividere tra noi pur avendo diverse competenze? O stiamo sbagliando della grossa?

  • Angelita ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 19/4/2010

    Carissimo Marino,
    come si può non prestare attenzione ad un progetto come il tuo, dove essere creativi significa in primo luogo fare qualcosa per gli altri e soprattutto per i soggetti deboli, significa creare qualcosa usando il cuore.
    Le persone con autismo hanno un’aspettativa di vita normale ed è fondamentale che siano adottate delle politiche sociali e sanitarie per le quali sia rispettato il diritto fondamentale ad una vita piena e soddisfacente nei limiti delle possibilità individuali. Ho letto che attualmente vi è un’altissima percentuale (dal 60 al 90%) di autistici che diventano adulti non autosufficienti, e continuano ad avere bisogno di cure per tutta la vita. Un numero molto minore di soggetti autistici (15-20%), invece, è in grado di vivere e lavorare all’interno della comunità con vari gradi di indipendenza. Pertanto sono troppi i bambini e gli adolescenti con autismo ancora esclusi dal mondo dell’educazione, con difficoltà di inserimento sociale e lavorativo, e che non possono contare su alcuna forma di assistenza al di fuori delle cure familiari.
    Si dovrebbe procedere quindi su due linee di intervento:
    - programmi di training per l’attività sociale e l’indipendenza (organizzazione e gestione del tempo
    libero, con attenzione per gli interessi personali; incontri protetti rivolti all’integrazione sociale);
    - programmi mirati alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo (scuole di formazione
    professionale con classi specializzate; inserimento lavorativo protetto).
    Credo che conoscerai già l’ANGSA onlus – Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici che oltretutto aderisce all’Associazione Internazionale per l’autismo. L’ANGSA lotta da diverso tempo per dare una speranza ed un futuro dignitoso alle persone colpite da autismo. La loro sede centrale è in Lombardia a Milano, potresti metterti in contatto con loro.
    Un’altra realtà molto interessante, è l’ Officina dell’arte che rappresenta un punto di incontro di diverse capacità, professionalità e ipotesi di vita legate al mondo del non profit. In questa realtà mosaicisti, designer, operatori terapeutici e persone con autismo adulte danno vita a prodotti unici che vengono realizzati con il concorso di tutti. Come dire la “La creatività è l’arte di sommare due e due ottenendo cinque”
    Queste due realtà hanno lavorato su percorsi riabilitativi per i soggetti colpiti da autismo in accordo con le Regioni e con le ASL locali. Sarebbe importante che tu iniziassi a prendere contatto con tutti gli operatori locali che lavorano nel campo. Tienici aggiornati e, se me lo consenti, proverò a supportarti sulle problematiche organizzative e gestionali legate alla tua iniziativa. Rimango a tua disposizione per ulteriori approfondimenti. A presto
    Angelita

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