Ciao Serena, Ciao Montserrat.
E’ veramente bello leggervi ed è bello il vostro entusiasmo.
E’ bella la vostra intelligenza ed è bello questo paesaggio in formazione.
Almeno per una volta non è vero che “Lo esencial es siempre invisibile”.
L’essenza di questo straordinario posto che è Kublai, è visibilissima!
E passeggiarci dentro supera ogni aspettativa di risultato poiché incontrarsi,
confrontarsi, crescere è già un traguardo.

ecco i contatti

oriana: oriana.persico@gmail.com
salvatore: xdxd.vs.xdxd@gmail.com

Ecco il profilo di Salvatore Iaconesi aka xDxD.vs.xDxD

su Kublai

Cioo Serena e Ciao Montserrat, Salvatore Iaconesi e Oriana Perisco, (aka Penelope Pixel) si sono affacciati un pò di tempo fa su Kublai, coinvolti ed invitati in remoto via second life per un OST molto artigianale fatto per il compleanno del Salento Fun Park, in quell’occasione la linea saltò, ma potremmo incontrare su Second Life Salvatore e Penelope e riparlarne, anche perchè questa cosa del diario della realtà aumentata mi interessa parecchio tanto che vorrei che relazionassero di questa cosa ad un Festival di prossima organizzazione, a breve i dettagli su Kublai.

Qui le sensazioni del dopo OST e le scuse a Salvatore e Oriana (gentilissimi e comprensivi).

Ecco ciò che amo di kublai: l’essere un meraviglioso e formidabile strumento di acquisizione del sapere, di trasmissione di conoscenze e di consapevolezza. Tutte e due, nuove entrate, in kublai ne state dando prova e dimostrazione. Complimenti, ma soprattutto grazie…
Ho letto anch’io qualcosa su internet rispetto al testo consigliato da Montserrat e trovo interessante il concetto di considerare un libro come una sorta di atlante degli odori attraverso i luoghi del mondo.
I giovani tendono a percepire “odori” buoni e cattivi, ma spesso non sono abituati a coglierne le sfumature e le innumerevoli gradazioni. Può essere un ottimo strumento. Serena che ne pensi?
Un saluto caro a presto
Angelita

Serena, un’altra cosa: puoi mettere un’immagine al posto di queste orribili sagome rosse? Ormai sei una progettista, quindi un membro importante della comunità di Kublai, e condividi con noi la responsabilità sull’estetica della nostra home page!

Molto bello questo scambio! Serena, un consiglio: riassumilo aprendo una discussione sul forum: clicca su “avvia discussione” qui sopra e riassumi il punto a cui siete arrivate, possibilmente in forma di una domanda aperta sulle cose ancora non chiare (per esempio: “Il diario: una forma letteraria adatta ai giovani lettori. Come raggiungerli attraverso il web?”). Questo renderà più semplice per gli altri kublaiani orientarsi nelle varie componenti del progetto, e intervenire su quelle in cui si sentono più competenti o interessati. Non dimenticare di aggiungere i tag alla discussione (per esempio: diario, lettura, editoria), perché aiutano il motore di ricerca a scovare le cose che ci interessano quando cerchiamo tra i 330 progetti di Kublai!

Ciao Serena,

mi piacciono entrambe collane.
per la seconda collana ti suggerisco questi libri Storie di architettura attraverso i sensi e Architetture invisibili. L’esperienza dei luoghi attraverso gli odori entrambi di Anna Barbara. Lei è una progettista sensoriale. La idea è che siamo troppo visivi e abbiamo dimenticato di sentire con gli altri sensi. Più che sentire, non siamo consapevoli delle sensazioni degli altri sensi. Lei è molto brillante. Guarda un po’ in internet, ci sono anche interviste sue.
Mi piace molto la idea “la lettura come esperienza”. Ti consiglio questa compagnia di teatro Teatro de los sentidos. Loro credono che soltanto faccendo esperienza si può imparare. Anche loro stanno sviluppando un processo di ricerca sulla sensorialità.

Spero ti aiuti, a presto

Montse

Dunque, ho già in mente due collane:
- la prima è appunto quella dedicata al Diario
- la seconda ha a che fare con un evento a cui ho assistito di recente nell’ambito di un Festival dedicato alla Letteratura di Viaggio e che, in qualche modo, ha a che fare con la “semiotica del gusto”.

Si tratta della performance di Fabrizio Mangoni, urbanista e gastronomo, che ha raccontato in un monologo la storia del babà attraverso luoghi ed epoche lontane, creando delle connessioni di senso tra urbanistica, pasticceria e letteratura, ovvero tra le diverse forme assunte da questo dolce, l’urbanistica delle città attraverso cui è passato e la letteratura di ciascuna epoca.
Sarei molto curiosa di scoprire quali connessioni si potrebbero trovare tra pasticceria siciliana e la storia dell’isola.
Questi viaggi a tre dimensioni (nel tempo, nello spazio e nel gusto), in forma di racconti brevi, sarebbero uno strumento formidabile di introduzione alla lettura come “esperienza”.

Per il momento solo idee.
Prometto che proverò a dare una forma progettuale a tutto questo.

Un caro saluto a tutti e grazie infinite per i vostri suggerimenti!