Ciao a tutti.

Ciao Giovanni,
per l’attrezzatura del Kinovan, ecco il link per vedere la mobile classroom Apple

http://www.apple.com/it/education/mobileclassroom

Hai ragione, ma non volevo cancellare i vecchi commenti, che sono sempre utili.
Vediamo se genera confusione, vuol dire che non dipende solo dalle abboffate natalizie e lo metterò in una nuova discussione.

Grande Giovanni… panettone permettendo, mi impegno postare un commento al più presto. Per ora mi limito ad un suggerimento tecnico: forse è meglio aprire una nuova discussione, con il nuovo testo ed i suoi commenti, se no si fa confusione con quelli precedenti (beh, io ero confuso… ma forse è il suddetto panettone!)
A presto

Ho uploadato la nuova versione del doc di progetto, che in parte risponde alle richieste che mi sono state fatte da Nunzio, Antonio, Michele e Nicio.
Dategli una occhiata e fatemi sapere cosa ne pensate, c’è ancora da lavorarci, ma penso di essere a buon punto.

Ciao Jo, come ti dicevo ho dato un’occhiata al progetto e mi sembra davvero stimolante. le riflessioni che ti sono state fatte sono molto utili e puntuali.

Io lavorerei principalmente sulla definizione dei servizi/target che si intende fornire, quelli che si ritengono indispensabili per far partire il progetto, che poi possono essere ampliati col tempo. su questa base è possibile avere un’idea più precisa dei costi da sostenere per rendere operativo il kinovan.

facciamo insieme una riflessione sulle spese da sostenere sul mezzo: la sua dotazione tecnologica stabile, impianto a metano e messa a punto meccanica.
non so se hai già scelto il 4×4, ma considera anche l’abitabilità e la possibilità di un carrello aggiuntivo per il materiale. c’è da fare un preventivi il più possibile dettagliato.

e poi quali materiali dovrebbero essere di proprieta e quali da noleggiare di volta in volta.

è necessario acquisire più elementi conoscitivi possibili. Altra riflessione è la forma societaria forse preferibile la cooperativa ma c’è da parlarne + il numero dei soci ele loro funzioni operative specifiche.

A mio avviso il kinovan deve essere protagonista, un elemento che caratterizza i servizi che si offrono, che li rende differenti, altrimenti diventa un service come tanti altri.

parliamone, magari dammi più elementi sul mezzo e sui contatti che potrebbero essere utili a costruire una fattibilità del progetto.
A presto…salutami la Terra di Bari
Nicio

Confronto con videoproduzione classica: Ottima osservazione Michele, infatti questo è un punto cruciale, il Kinovan è un’unità modible che farebbe le stesse cose che potrebbe fare una troupe di broadcasting tradizionale, quindi rispetto a questa è sicuramente concorrenziale, abbattendo alcuni costi oggettivi (il vitto e l’alloggio sarebbero gli stessi) mentre diminuirebbero le spese di produzione e post produzione possibili in loco.

Confronto con video-produzioni locali:Sicuramente i costi salirebbero rispetto a una troupe locale sul posto, ma quì il valore aggiunto sarebbe altro (portare performance di artisti, offrire una versatilità di intervento collaudata e sperimentata, esempio conferenze Real – Second Life). In questo caso si punterebbe più sul valore aggiunto.

Certamente un altro punto fondamentale è il coinvolgimento in loco di videomakers, artisti, che partecipano alla creazione e produzione dei contenuti e delle performance crossmediali, mediante un social network, una sorta di User Generated Architecture della produzione crossmediale, in cui il kinovan anzichè andare a fare la diretta a castelpuserlengo per Sereno Variabile in cui gli abitanti sorridono e mangiano il formaggio e ridono (bello in ogni caso), alcuni di loro possono essere parte attiva tramite le nuove tecnologie nella produzione e distribuzione dei contenuti.
Ovviamente parte importante sarà fatta da relazioni con sponsor (compresi catering services).

Ti devo una birra Michele!

Ciao Michele, felice di averti qui. No ti devo essere sincero, per ora l’idea è che le spese di vitto e alloggio sono escluse dal budget richiesto, si cercherebbero di volta in volta degli accordi con il cliente o il comune del paesino per trovare una sistemazione dignitosa.
Il team è modulare quindi non ha bisogno di una sede, il suo laboratorio sarebbe il sito. Cmqe anche la tua idea di sponsor è stata presa in considerazione.

E’ un progetto molto interessante:” Un pronto intervento tecnologico”. Non riesco a capire il passaggio tra l’idea dell’unità mobile di artisti competenti a “prezzo concorrenziale” all’effettivo risparmio. Non avendo una sede fissa sti artisti dove dormono, dove mangiano? Non vorrei che i costi anzicchè diminuire aumentassero. Però può darsi che tu abbia già affrontato questi problemi, magari unendo l’aiuto di sponsor che offrono dei servizi catering b&b ecc… Me ne parli?