• luca ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 22/11/2011

    grazie per il bravo. condivido il merito con chi ha fatto sì che oggi j’eco sia una società:
    _ Dynamoscopio: associazione culturale di Milano che si occupa prevalentemente di etnografia e antropologia;_ Ecometrics: spin-off dell’università cattolica di Brescia, che si occupa di ambiente a 360 gradi;_ Superpartes: società di IT di Brescia votataal mobile con un bel innovation campus che ci ha anccolto.
    In questi mesi j’eco sta chiudendo il beta-test di una piattaforma orientata al web 3.0 in cui gli Autori territoriali (Parchi, Istituzioni, eco-musei, singoli autori) possono caricare ad un costo davvero popolare contenuti multimediali sul proprio territorio per divulgarlo agli Utenti finali atttraverso un browser di realtà aumentata ma non solo…
    A gennaio 2012 la piattaforma sarà pienamente operativa ed aperta al pubblico prima per iOS e poi per Android.
    Abbiamo già una lista di Autori territoriali di grande prestigio – il bravo da gennaio in poi sarà soprattutto per loro – che hanno deciso di abbracciare la nostra politica e pubblicare con j’eco.
    Noi siamo molto contenti ed apriamo qui ed ora la proposta di aderire a chi legge.
    potete scrivermi
    un saluto.
    Lucahttp://www.jeco.biz

  • Dante ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 17/11/2011

    bravo. mi sembra che il progetto indirizzi correttamente tutti gli obiettivi più importanti legati alla promozione del territorio secondo i criteri di una comunicazione innovativa (almeno quanto lo sono le forme di turismo praticate da chi ha confidenza con le tecnologie e il loro uso in mobilità). L’affermazione tra parentesi è importante, non solo perchè se non hai uno smartphone in tasca non fai nulla. Risulta infatti decisivo per il successo di un progetto simile il ruolo attivo dei fruitori (utenti del sistema) attraverso il passaparola on/offline efficacissimo nell’ambito delle community di utenti, ma ancor più come fornitori di immagini taggate per il data base dei luoghi e degli oggetti che possono/potrebbero essere “riconosciuti” dai telefonini aumentando così il livello potenziale di utilizzazione di questa tecnica. In attesa del consolidamento di questo processo, noi (inteso come amministrazione nella quale io sono assessore) utilizziamo i QR-Code per taggare fisicamente il territorio (se li vedi li riconosci e forse li usi anche).  I vantaggi che vedo nell’uso dei QR-code sono legati al basso costo, alla maturità della tecnologia (funziona con tutti gli smartphone e al massimo il problema è nella disponibilità di plugin per visualizzare i  video di youtube) ed alla sua flessibilità. Un esempio di quel che intendo lo trovi qui http://www.slideshare.net/dantebandiera . La fase attuale della sperimentazione è la ricerca di finanziamenti per aumentare i contenuti, averli disponibili in più lingue, disporre di un’applicazione (probabilmente come quella che forse avete già completato (vedo la data dei post)).  Confermo che Roberta Milano (incontrata ad un convegno a Ferrara) ne sa assai e se ti va fammi sapere come procede il tuo progetto “in bocca al lupo”

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 10/1/2011

    Ciao ragazzi
     
    come va lo sviluppo della App?

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 8/11/2010

    Le PA sono politicizzate e quando ti presenti con un progetto se non hai un appoggio ben preciso il rischio è di perdere del prezioso tempo a parlare con un interlocutore che, primo fa finta di essere interessato, secondo copia l’idea e ne fa una anche quasi uguale. A me è già accaduto in Toscana.

  • Pico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 6/11/2010

    @Alberto, come sappiamo entrambi, siamo qui per dare e anche per imparare, grazie :)

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 6/11/2010

    Applausi per Pico. Forse più che GoogleMaps sarebbe meglio OpenStreetMap, che è “scrivibile” in modo molto più semplice. In questo modo, se per caso si sta parlando di aree un po’ periferiche (parchi naturali e simili), coperte male da Google, è più semplice rimediare.

  • Pico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 6/11/2010

    scusate, ma prima ho sbagliato a riportare il link della mappa, ecco il link corretto

  • Pico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 6/11/2010

    Complimenti anche da parte mia, trovo il progetto molto interessante e vi chiedo se esista un prototipo o qualcosa che si possa già vedere.

    Non conosco molto della tecnologia che sta sotto l’AR ma sono molto interessato e segnalo a tal proposito la presenza qui su Kublai di Cristian Contini (e il suo blog) che dell’AR è un autentico “evangelist”.

    Colgo e condivido l’interesse degli autori del progetto verso iPhone e Android (che si stanno rivelando i protagonisti del mercato a fronte dell’incerto destino dei competitors – Symbian compreso, che forse presto sarà dismesso dalla Nokia proprio a favore di Android).

    Non sono un economista, come sanno quelli che mi conoscono, e ho qualche perplessità verso il “freemium”, abbandonato, ad esempio, pochi mesi fa, perché giudicato economicamente insostenibile, proprio da questa piattaforma che ci ospita e da altri – per mia, purtroppo, constatazione diretta :( – anche se ho percepito che qualcuno ancora in giro ne parla come modello proponibile, voi compresi :)

    Mi permetto piuttosto, con tutto il rispetto per Nicola – indubbiamente grande conoscitore della PA e dei suoi labirinti :) – e per le sue “avvertenze”, di esprimere la sensazione che proprio le pubbliche amministrazioni locali direttamente impegnate nella promozione dei propri territori e i consorzi o le associazioni di operatori economici del turismo, con le quali spesso le prime si interfacciano, potrebbero essere gli interlocutori “economici” ideali per questo progetto.

    Personalmente, nell’organizzazione della “Notte per la Cultura” a Patti, l’estate scorsa, mi sono cimentato nella predisposizione di una mappa su Google Maps in cui sono stati contrassegnati i monumenti e i luoghi di un itinerario di visita cittadino, dove ciascun contrassegno a sua volta è stato “riempito” di contenuti (descrizioni, links, ecc.) e nella predisposizione infine di un QR-Code dell’url della mappa che è stato stampato su alcune migliaia di volantini (contenenti la mappa stessa e la descrizione dei luoghi che si sarebbero visitati) distribuiti, prima negli alberghi e poi all’inzio dell’evento, con opportuna didascalia su come usarlo, dove scaricare il lettore per lo smartphone, ecc.

    I contrassegni della mappa non sono stati tutti riempiti (documentati) allo stesso modo e l’idea di un progetto – di cui ho ancora solo accennato ad alcuni soggetti istituzionali locali (assessorato comunale al turismo, locale ufficio regionale del turismo, consorzio intercomunale di promozione turistica del territorio) – che abbia come fine quello di ampliare la mappa, inserendo altri contrassegni e documentandoli, mi sembra una cosa molto plausibile per un territorio che voglia mettersi in bella mostra e attrarre visitatori (scusate l’elementarità dei ragionamenti). Un progetto che cercheremo di sostenere come associazione (Club Amici di Salvatore Quasimodo di Patti) e in cui tenteremo di coinvolgere le altre associazioni del territorio proprio per dargli forza e credibilità presso le istituzoni locali (soprattutto ora che è stato costituito il Forum delle Associazioni Pattesi, nato a causa di una polemica locale, scoppiata e sviluppatasi su Facebook, e diventato in pochi mesi interlocutore delle istituzioni locali al punto da essere coinvolto nella preparazione del bando di gara per la gestione del cine-teatro comunale).

    Bene, dopo aver letto le caratteristiche di questo progetto, mi è ancora più chiara la possibilità che le informazioni fruibili da un web browser possano anche esserlo, dopo opportuno interfacciamento ai relativi db (compresi immagino quelli di Google Maps e di altri servizi), in modalita AR, così come immagino il territorio “cosparso” di cartelli destinati ai visitatori che li informano della possibilità di accedere attraverso i loro smartphone (non so quali siano i tempi del progetto, ma ce ne saranno sempre di più per ogni giorno che passa) ad un servizio come J’eco.

    Mi chiedo infine se è stata ipotizzata la possibilità di vendere, oltre alla fruibilità dei servizi dai server della vostra azienda, anche l’utilizzo del framework e del software di J’eco sui server dei clienti (magari interessati ad una gestione esclusiva e personalizzata).

  • stefano ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di j'ecoj'eco il 6/11/2010

    ciao alberto!
    sul discorso costi della traduzione, ne siamo perfettamente consapevoli! diciamo che, al riguardo, abbiamo alcuni “assi nella manica”.

    può darsi tu abbia ragione per quanto attiene il numero di utenti effettivi. forse, però, citi un caso un pò estremo! immagino (e propongo al dibattito. non ho numeri, oggi, per sostenere la mia idea!) i numeri sarebbero un poco diversi se, invece del passo delle tre croci, si parlasse di un percorso guidato all’interno, chessò, dei borghi e le cantine della franciacorta o delle langhe (cito a caso).

    certo l’idea j’eco non starebbe in piedi grazie al plurilinguismo! credo, però, sarebbe un’integrazione interessante e di prospettiva. almeno sperimentata in alcune specifiche realtà!

  • Vedi altro